Il lavoro di Andrea Zucchi è caratterizzato da riflessioni sul significato più profondo del fare arte, e in particolare sull'uso del disegno e della pittura in relazione alle immagini della nostra memoria, alla nostra storia dell'arte o ai nostri eventi attuali. Nel progetto per la Galleria Vik Milano, Zucchi utilizza la tecnica del disegno a penna a sfera, stampato in grande formato, rappresentando soggetti tratti da antiche fotografie ottocentesche che quasi sempre ritraggono scene orientali, dal Giappone all'India e all'Egitto. Un'idea di orientalismo nostalgico e malinconico funge da trait d'union, riportando in auge un mondo che non esiste più e che richiama le scene dipinte da Ingres, Delacroix, Gauguin e Matisse.
Andrea Zucchi
Artisti
I suoi disegni finemente definiti in penna blu evocano le antiche incisioni e un tratto rapido e nervoso che li rende molto moderni. Le immagini stesse, intenzionalmente tratte da fotografie del diciannovesimo secolo, da un lato richiamano un mondo nostalgico e dimenticato, dall'altro rielaborano, in modo originale, il tema della copia, così presente nelle pratiche degli artisti concettuali degli ultimi decenni. Un abbraccio di blu, tra passato e presente, in calde tonalità di blu e avorio.
Andrea Zucchi è nato nel 1964 a Milano, dove vive e lavora. Forma e astrazione sono i due poli tra cui la ricerca di Andrea Zucchi è sempre oscillata. Nel suo lavoro, l’artista milanese cerca l’impossibile unità tra quelli che, sin dall’inizio del XX secolo, sono diventati i punti cardinali della pittura: iconico e aniconico. Le sue opere sono state esposte alla Biennale di Venezia e alla Quadriennale di Roma, oltre che in vari musei istituzionali in Italia e all'estero. Sui Generis al Pac di Milano (2000), Arte italiana, 1968-2007. Pittura, al Palazzo Reale di Milano (2007), Percorsi riscoperti dell’arte italiana al MART di Trento (2011) e Pop up Italian show al Museo d'Arte di Hubei, Wuhan, Cina (2014)