Nina Surel è un’artista multidisciplinare il cui lavoro può essere descritto come un’esplorazione continua dei recessi più profondi del nostro inconscio collettivo da una prospettiva femminista. Usando il suo corpo come luogo simbolico e soggetto privilegiato della sua ricerca, ci guida in oscuri labirinti popolati dalle nostre stesse paure e pregiudizi. Affrontando temi fondamentali legati all’infanzia, alla femminilità, alla storia e agli stereotipi sociali, l’opera di Surel si presenta come un ritratto arguto, inquietante e convincente della donna moderna.
Nina Surel
Artisti
Nelle sue opere, i mezzi espressivi misti vengono portati all’estremo per costruire una strategia volta a sfumare le linee tra realtà e finzione, attraverso la stratificazione di tecniche – fotografia, pittura, intervento digitale, assemblaggio – e oggetti come porcellana, bottoni, abiti e gioielli. L'accumulazione conferisce a queste opere un tratto peculiare e ripido di decadenza e ossessione; l’artista diventa oggetto e soggetto di questa trasformazione, interpretando diversi personaggi all'interno della narrazione e modificando costantemente i propri tratti. Il sovraccarico consente alle opere di sporgere audacemente verso il regno del kitsch, creando mondi inquietanti che sfidano lo spettatore: duplicazione, riproduzione e riflessione sono le funzioni principali di questo processo. La resina congela tutti gli elementi e le relazioni, drenando figure, paesaggi e oggetti come un involucro: l’equilibrio artificiale dei livelli è cristallizzato nel tempo e nello spazio.
Prima del 2001, nel suo paese natale, l'Argentina, Nina Surel ha studiato Scenografia e Costume Design all'Istituto d'Arte del Teatro Colón e Design di Moda e Tessuti presso la Facoltà di Architettura e Urbanistica dell'Università di Buenos Aires. Dopo essersi trasferita negli Stati Uniti nel 2001, ha integrato elementi di questa formazione accademica nella produzione di dipinti, installazioni, assemblaggi, fotografie e video. Il risultato è una gamma in continua espansione di tecniche che le permette di svelare archetipi, pregiudizi e aspirazioni represse attraverso affascinanti illusioni estetiche. Le scoperte barocche e surreali della sua ricerca estremamente personale di una versione non patriarcale dell’eterno femminile sono state ampiamente esposte in istituzioni e gallerie negli Stati Uniti, Europa e Sud America, tra cui il Naples e Boca Raton Museum of Art (Florida), La Chiesa di San Matteo a Lucca, Italia, il Museum of Latin American Art (Long Beach, California) e il Museum of Contemporary Art e il Miami International Airport in Florida.